La chiesa di San Nicola di Bari e San Pietro Martire si trova nel centro storico di Valencia ed è considerata una delle chiese più importanti per il suo stile architettonico e la sua decorazione barocca del XVII secolo.
È tra l’altro uno dei luoghi più visitati di Valencia essendo stata ribattezzata la “Cappella Sistina” valenciana.
Scopri la sua storia in questo articolo per saperne di più.
La chiesa di San Nicola è tra le più antiche di Valencia ed occupa uno spazio sacro fin dalla fondazione romana della città.
Il primo edificio costruito in questa zona risale ai tempi del re Giacomo I, infatti è una delle prime dodici parrocchie cristiane di Valencia dopo la riconquista del 1238. che donó questo luogo a dei frati domenicani che cominciarono a far costruire la parrocchia in onore di San Nicola Vescovo, patrono del loro Ordine religioso.
Nel Medioevo la chiesa ebbe un ruolo importante come centro religioso e culturale a Valencia e nel XV secolo fu legata a personaggi di spicco tra cui lo scrittore Jaume Roig e Alfonso Borgia, il futuro Papa Callisto III. In questo periodo la chiesa di San Nicola divenne un edificio gotico e venne ingrandita e decorata con eccezionali affreschi che oggi si possono ammirare in tutto il loro splendore.
Il culto ai santi titolari: Nicola di Bari e Pietro Martire
La chiesa di San Nicola ha come titolari due santi molto conosciuti e venerati: San Nicola di Bari e San Pietro Martire.
San Nicola fu un vescovo che visse nel IV secolo. In occidente è conosciuto come Nicola di Bari, perché quando gli ottomani conquistarono l’ Imperio Romano d’ Oriente, un gruppo di cristiani portò via di nascosto le reliquie del santo e le portò a Bari, in Italia, dove furono oggetto di venerazione e miracoli per cui il santo divenne molto popolare in tutta Europa. È conosciuto anche in Russia, Grecia e Turchia. Il suo nome è legato anche al mito di Santa Claus, più noto come Babbo Natale. Ci si rivolge a lui come protettore della famiglia e dei bambini.
Invece Pietro Martire fu un frate domenicano, ricordato per il suo lavoro come missionario e la predicazione del vangelo. Fu un grande difensore della fede cattolica e si dedicò al culto della Madonna e alla creazione di istituzioni educative.
La devozione a San Pietro crebbe così tanto a Valencia che si decise di includerlo come titolare di questa parrocchia insieme a San Nicola.
Nella navata centrale della chiesa sono rappresentate le scene della vita dei due santi, dalla loro infanzia fino ai miracoli fatti durante la loro vita.
La chiesa di San Nicola e gli affreschi di Palomino
All’ interno della chiesa di San Nicola si può ammirare un vero gioiello artistico: gli affreschi di Antonio Palomino risalenti al XVII secolo.
Antonio Palomino svolse parte della sua attività artistica a Valencia, dove intervenne nella decorazione della Basilica della Virgen de los Desamparados (la Madonna degli abbandonati) e della chiesa dei Santos Juanes (Santi Giovanni)
Nella chiesa di San Nicola, Palomino si incaricò di progettare il disegno degli affreschi basati sulla vita dei due santi della parrocchia e che poi furono dipinti dal suo allievo Dionís Vidal.
Questi dipinti ricoprono tutta la volta e si dividono in 12 scene, sei ad ogni lato, che rappresentano la vita di San Nicola a destra guardando verso l’altare maggiore e quella di San Pietro a sinistra.
Nel 2016 furono portati a termine i lavori di ristrutturazione della chiesa finanziati dalla Fondazione Hortensia Herrero.
Gli eccezionali affreschi che ricoprono una superficie di circa 2000 metri quadrati della volta hanno conferito alla chiesa di San Nicola l’ appellativo di “cappella sistina valenciana”, soprattutto dopo essere stati restaurati e riportati al loro antico splendore. Anche per questo motivo, migliaia di turisti da tutto il mondo visitano ogni anno questo luogo sacro.
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